Armando

Aversa (CE), 1994

Nella sua ricerca, da qualche anno si è focalizzato nello sviluppo di pratiche di Deriva e di modi applicativi all’interno dei musei. Parallelamente porta avanti anche uno studio sui virtual museum e di come possano migliorare, non solo il museo in sé, ma anche il livello partecipativo e didattico.

Nel 2022 si è specializzato in "Didattica dell'arte e mediazione culturale del patrimonio artistico" presso l'Accademia di belle arti di Napoli.

Dal 2017 al 2020 è stato co-fondatore collettivo informale "In Che Senso" all’interno del quale ha progettato vari laboratori didattici per bambini, adolescenti e adulti volti alla partecipazione attiva del fruitore e alla conoscenza degli spazi da un altro punto di vista. Contemporaneamente ha gestito un piccolo spazio espositivo situato all’interno dell’Accademia di belle arti di Napoli.

Nel 2019 ha partecipato ad uno stage presso Routes Agency come assistant curator per l’allestimento della mostra intitolata “Resurface, festival di sguardi postcoloniali” situata all’interno del museo preistorico etnografico “Luigi Pigorini”.

Nel 2023, insieme a Marzia Azzurra Albanese,

ha pubblicato Per_corsi di deriva. (d)istruzioni per l'uso, un manualetto che racchiude metodologie e sperimentazioni di una pratica tutta da scoprire.

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