(articolo già pubblicato il 4 aprile 2023)
Un leone d’oro alla Carriera alla sua ultima Biennale (la 58esima, nel 2019), artista, scrittore, saggista, poeta, performer, attivista ma soprattutto persona: Jimmie Durham. Una vita impegnato nei movimenti per i diritti civili dei nativi americani a cui le sue origini cherokee lo tenevano saldamente legato; per molti forse il primo artista antropologo, nel suo lavoro affronta i fondamenti della cultura europea e nordamericana, decostruendo idee e categorie consolidate.
Maestro rivoluzionario nella sua arte, ha dedicato il suo operato alla decodifica critica di immagini e simboli attraverso l’utilizzo di un linguaggio fortemente umoristico che gli ha permesso di uscire fuori dalle convenzioni di un codice contemporaneo stereotipato. La grande retrospettiva che gli dedica il Museo Madre, a cura di Kathryn Weir, è un enorme omaggio alla sua carriera con una mostra contenente oltre 150 opere, alcune delle quali mai esposte, un horror vacui di manufatti che, a fine visita, crea necessità di un digestivo, come dopo un enorme e succulento pranzo, per fare spazio al dolce, che attende negli spazi della Fondazione Morra Greco in cui viene raccontato un altro lato dell’artista, quello cosiddetto “obliquo”, secondo il curatore Salvatore Lacagnina. Ed è in questi spazi che si fa amicizia con un altro aspetto dell’artista, quello più personale, più intimo: quello dei suoi oggetti, delle sue parole e della sua musica preferita, quello del film che andava guardato con gli amici, dei libri preferiti da sfogliare e leggere ogni qualvolta si voglia, quello in cui emerge il suo amore per la natura, quello semplice, come una ricetta da provare a colazione o una conversazione da fare sul terrazzo di casa, quello di un sorriso caldo che sa scaldare anche ora, attraverso il ricordo, quello di Jimmie, nella sua interezza, un’integrità data da due mostre che si completano a vicenda regalando a tutti noi un’esperienza intima e completa, come se questo folle e genuino personaggio fosse lì, ancora sulla sua una poltrona ad attenderci per iniziare un’altra piacevole conversazione.
----- Let Jimmie take over!
E tu? Hai già visitato queste mostre?
Vi ricordiamo che sono state prorogate fino all’8 maggio 2023.