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Oggi ti porto... alla GAN - Galleria dell'Accademia di belle arti di Napoli

01-03-2024 02:15 PM

Marzia Azzurra Albanese

#oggitiporto,

Oggi ti porto... alla GAN - Galleria dell'Accademia di belle arti di Napoli

La GAN (Galleria dell’Accademia di belle arti di Napoli) è un progetto iniziato oltre 100 anni fa, grazie all’idea di Filippo Palizzi, uno dei maggiori...

(articolo già pubblicato il 11 maggio 2022)

 

 

La GAN (Galleria dell’Accademia di belle arti di Napoli) è un progetto iniziato oltre 100 anni fa, grazie all’idea di Filippo Palizzi, uno dei maggiori artisti italiani della seconda metà dell'XIX secolo, in quel periodo presidente dell’Istituzione, nonché già legato in passato alla Real Accademia di Napoli come suo studente.

Palizzi, che altro non fece che aderire alle direttive del nuovo Stato unitario, condivise il progetto con Domenico Morelli che, affiancato da Saverio Altamura, si occupò di riordinare il fondo già esistente.

Nel settembre del 1895 si autorizzava la creazione di una “Raccolta di opere d’arte moderna, in considerazione dell’alto interesse artistico che avrebbe avuto in questa parte d’Italia il riunire tutte quelle opere, da principio di questo secolo ad oggi, che rappresentassero lo svolgimento e l’evoluzione che nel napoletano ha attraversato l’arte”. Al fondo già esistente poco dopo si aggiunse una proficua donazione dello stesso Palizzi di opere sue e dei suoi tre fratelli, nonché di diversi artisti francesi che offrì grande rifinitezza a tutta la collezione.

Il progetto aveva al fine principale il far conoscere alle studentesse e agli studenti dell’Accademia le opere dei maestri che si sono susseguiti nelle diverse “Scuole”.


 

La fortuna della bella Galleria purtroppo però ebbe vita breve, da lì a poco iniziò un saliscendi di aperture e chiusure dovute la maggior parte delle volte – tranne per il periodo delle Grandi guerre – a problemi di messa in sicurezza. Nel giugno 2005, infine, la Galleria fu riaperta facendo tornare il suo patrimonio visibile e fruibile, nonché ampliato nella sezione del Novecento grazie a una serie di donazioni e comodati.

Ma la storia, continua sempre a ripetersi? Pare proprio di sì! Circa dieci anni dopo, arrivò infatti l’ennesima chiusura a causa di gravi infiltrazioni.

Un mese fa, a distanza di oltre cinque anni e un’emergenza pandemica, grazie al progetto dei curatori Federica De Rosa e Marco Di Capua, finalmente la GAN riapre i battenti.

Noi abbiamo avuto il privilegio di visitarla nei giorni scorsi e siamo rimasti piacevolmente colpiti dal lavoro attento e accurato dei curatori.

All’ingresso della Galleria troviamo i volti che hanno fatto storia in questa Accademia, tra tutti spiccano i mezzi busti di Filippo Palizzi e Domenico Morelli che sembra siano lì ad accoglierci e ad invitarci a proseguire il nostro cammino verso le sale successive.

Ed è oltre quell’accesso autorizzato dai due protagonisti della nascita di tale luogo che si apre un percorso che dalla tecnica – messa in luce dalle testimonianze più significative della scuola del disegno, principio di apprendimento ritenuto fondamentale per l’iniziazione al “talento” – ci trasporta verso la Storia con una collezione che, grazie anche al colore che ci guida per tutto il percorso, è ben visibile nei suoi passaggi storici e contenutistici, cercando di lasciare, per tutto il percorso, una malinconia che fa bene al cuore e che, grazie alla scelta espositiva, ci riporta all’ambiente romantico delle quadrerie ottocentesche.


 

Ma… non vogliamo raccontarvi altro! Perché nonostante per ora l’accesso sia ancora consentito solo agli studenti, la scuola di Didattica dell’arte dell’Accademia ha già comunicato, in occasione del progetto AccadeMia Svelata per le domeniche di maggio, l’apertura della Galleria al pubblico tramite un tour guidato, e dunque che aspettate a prenotarvi per andare a visitarla?


 

Info qui linktr.ee/accademiasvelata.abana